Tuesday, 12 May 2009

Italia: Ddl sicurezza, il Governo pone la fiducia

Ddl sicurezza, il Governo pone la fiducia - Il Sole 24 ORE


Il Governo ha posto la questione di fiducia sul Ddl sicurezza, in discussione in Aula alla Camera. La fiducia, chiesta dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, é stata posta sui tre maxi-emendamenti presentati
dall'Esecutivo e dichiarati ammissibili dalla Presidenza della Camera.

Contrasto all'immigrazione clandestina, lotta alla criminalità organizzata, sicurezza pubblica: questi i temi del tris di fiducie che saranno votate domani, mercoledì 13 maggio, mentre il voto finale sul provvedimento è previsto per il giorno successivo.

Il provvedimento ripercorre, con alcune modifiche, il testo approvato dalle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera. Scompare la norma sui presidi-spia, viene ripristinata la norma antiracket sugli appalti, che non consente l'accesso alle gare alle vittime di concussione o estorsione aggravata che non denunciano, a meno che, questa è la novità, ricorra lo stato di necessità o di legittima difesa. Tornano pieni poteri per il procuratore nazionale antimafia.

Con i maximendamenti arriva anche la soluzione al problema dei presidi-spia sollevata dal presidente della Camera Gianfranco Fini, racchiusa in una piccola giunta alla lettera f) dell'ex articolo 45: non c'è obbligo di presentare il permesso di soggiorno, oltre che per l'accesso alle cure sanitarie per gli stranieri non iscritti al Ssn, anche per le prestazioni scolastiche obbligatorie. Entra anche una disposizione transitoria sulla certificazione dei requisiti per la guida dei ciclomotori: fino al 30 settembre 2009 i requisiti fisici e psichici richiesti per la guida dei ciclomotori saranno quelli prescritti per la patente A.

Fra le novità del provvedimento che hanno fatto più discutere, surriscaldando il clima politico, l'introduzione del reato di clandestinità, l'allungamento della permanenza nei Cie fino a 6 mesi, la legalizzazione delle ronde, il giro di vite sull'ottenimento della cittadinanza a seguito di matrimonio, il contributo di 200 euro per acquisto, riacquisto, rinuncia o concessione della cittadinanza agli stranieri. (N.Co.)
12 maggio 2009


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