Wednesday, 20 December 2006

RECENT STORIES OF MIGRANTS


In the last five days two tragedies occured to migrants trying to enter Europe. I report these stories because they are normally not very evident in the newspaper and they should be remembered when we speak of migrants in general.


Repubblica


Erano a bordo di un barcone di circa 25 metri che ha rischiato di ribaltarsi ai primi soccorsi. Sono approdati sulle coste agrigentine
Sicilia, maxi sbarco nella notteArrivano 648 clandestini

PALERMO - Maxisbarco sulle coste agrigentine: ben 648 immigrati, tra cui 600 uomini, 21 donne e 7 bambini, sono giunti al porto di Licata intorno alla mezzanotte. Gli extracomunitari, che dicono di essere tutti egiziani, erano stati avvistati ieri pomeriggio intorno alle 17, a 25 miglia a sud dalle coste agrigentine, tra Porto Empedocle e Licata, dal motopesca "Carlotta". Tutti erano a bordo di un barcone di circa 25 metri che ha rischiato di ribaltarsi quando gli immigrati hanno visto arrivare i primi soccorsi. Una trentina di loro in quelle fasi concitate erano finiti in acqua ed erano stati recuperati. Già intorno alle 22 i primi 37, tra cui 21 donne e 7 bambini, sono stati condotti in porto e una delle donne, disidratata, era stata trasportata all'ospedale civile San Giacomo Daltopasso di Licata. Il barcone con a bordo tutti gli altri, invece, è stato trainato dal rimorchiatore Kerob a cui si è aggiunto il "Ribot"Ribot entrambi in servizio presso la piattaforma petrolifera "Prezioso" che si trova tra Gela e Licata nel canale di Sicilia: le operazioni di sbarco a Licata si sono svolte tra la mezzanotte e l'una, dopodichè sono iniziate le operazioni di conteggio e identificazione. Circa 300 immigrati si trovano al centro di permanenza di Pian Del Lago a Caltanissetta, gli altri al momento sono stati ospitati nel centro di accoglienza di Licata di via Panepinto. (19 dicembre 2006)


Plus de 600 émigrés clandestins égyptiens interceptés au sud de la Sicile
LE MONDE 19.12.06 14h50 • Mis à jour le 19.12.06 14h50


Un total de 648 clandestins, entassés sur un même bateau, a été intercepté, dans la nuit de lundi 18 à mardi 19 décembre, au sud de la Sicile - un nombre sans précédent pour une seule embarcation, a indiqué, mardi, l'agence Ansa.
Les clandestins, dont le nombre avait été évalué lundi soir entre 400 et 500, ont déclaré être de nationalité égyptienne, selon la même source. Parmi eux se trouvent 21 femmes et 7 enfants. L'embarcation d'environ 30 mètres de long a été remorquée, lundi soir, jusqu'au port de Licata (sud de la Sicile) après avoir été repérée en fin d'après-midi par des pêcheurs italiens.
Les autorités ont dû déployer une dizaine de vedettes pour mener à bien l'opération. Les côtes siciliennes et la petite île de Lampedusa, plus au sud, sont le théâtre presque quotidien d'arrivées de bateaux chargés de clandestins partis pour la plupart de Libye et de Tunisie.
Entre janvier et septembre, 16 000 immigrés clandestins ont été interceptés par les forces de l'ordre, selon le ministère italien de l'intérieur. - (AFP)
Article paru dans l'édition du 20.12.06


Disparition en mer d'une centaine de Sénégalais en partance pour les Canaries
LE MONDE 18.12.06 14h38 • Mis à jour le 18.12.06 14h38


es opérations ont été lancées, dimanche 17 décembre, pour tenter de retrouver une centaine d'immigrés clandestins portés disparus en mer alors qu'ils tentaient de rejoindre les îles Canaries, plusieurs centaines de kilomètres plus au nord. Vingt-cinq occupants avaient été retrouvés vivants, samedi, à proximité de Saint-Louis, dans le nord du Sénégal.
Selon le récit des rescapés, 127 Sénégalais avaient pris place, le 3 décembre, à bord d'une embarcation partie des côtes de la Casamance, au sud du Sénégal, avec comme destination les îles Canaries, un territoire espagnol au large du Sahara occidental.
Victime des intempéries, fréquentes en cette saison, le bateau aurait chaviré à deux reprises, faisant plusieurs morts. Le froid, la faim et la soif ont également fait des victimes, ont raconté les survivants transportés, épuisés et souffrant de déshydratation, dans un hôpital de Saint-Louis au Sénégal.
Il y a une semaine, une embarcation du même type avait été découverte à proximité de Dakar avec à son bord une trentaine de personnes qui avaient échoué à rallier les Canaries après deux semaines passées en mer. Au moins 4 personnes avaient péri dans la tentative.
Depuis janvier, 25 000 clandestins environ ont réussi à rejoindre les îles Canaries à bord d'embarcations de pêche venues du Sénégal, de Gambie, du Cap- Vert, de Mauritanie et du Maroc. Au cours de la même période, 5 000 Sénégalais ont été rapatriés vers leur pays d'origine par l'Espagne.
Outre le mauvais temps, les candidats à l'immigration doivent affronter les navires espagnols qui patrouillent au large des côtes africaines dans le cadre de l'opération Frontex menée sous la bannière de l'Union européenne (UE). Pour éviter l'interception, les clandestins ont tendance à repousser toujours plus vers le sud leur lieu d'embarquement, ce qui augmente d'autant les risques de la traversée.
Jean-Pierre Tuquoi
Article paru dans l'édition du 19.12.06



IMMIGRAZIONE: SOGNAVANO LA SPAGNA,100 SCOMPARSI IN MARE/ANSA DRAMMA SU BARCA DI SENEGALESI, 25 SUPERSTITI SU 127 A BORDO


(ANSA) - ROMA, 17 DIC - Nuovo, terribile dramma dell' immigrazione clandestina: più di cento senegalesi che a bordo di una piccola imbarcazione tentavano di raggiungere le isole spagnole delle Canarie sono scomparsi in mare. Solo 25 delle 127 persone - quasi tutti giovani provenienti da diverse località del Senegal - che hanno detto di essersi imbarcate il 3 dicembre a Bolongne, nel Casamance, dirette in Europa, sono state salvate sabato da alcuni pescatori. I naufraghi sono stati trovati mentre andavano alla deriva, senza più acqua potabile né viveri. Per il momento non si ha alcuna notizia degli oltre cento passeggeri mancanti. I superstiti, ricoverati nell'ospedale della città di Saint Louis, nel nord del Senegal, hanno hanno raccontato che tutti gli altri passeggeri erano stati ingoiati dalle onde, ma hanno fornito versioni diverse della loro avventura. Duramente provati da 12 giorni trascorsi in mare, disidratati e intossicati dall'acqua di mare che avevano bevuto negli ultimi giorni per tentare di sopravvivere, alcuni degli scampati hanno riferito di persone "cadute in mare", altri di passeggeri "gettati in acqua". Più d'uno ha parlato di diverbi scoppiati a bordo in relazione alla rotta da prendere, dopo che l'imbarcazione è stata rallentata dalle condizioni del mare. Prima di partire si erano ben organizzati, dotandosi di un navigatore satellitare Gps, viveri e acqua potabile, ma anziché raggiungere in breve tempo le Canarie, come speravano, sono stati ostacolati da una tempesta al largo del Marocco. E da quel momento il loro sogno di raggiungere facilmente l'Europa del benessere si è trasformato in un incubo. "Siamo stati costretti a bere acqua di mare", ha raccontato Siaka Dieng, piccolo commerciante in un paese dell'interno del Senegal, che aveva lasciato il suo negozio il 25 novembre per tentare l'avventura. "Tutto è successo perché a bordo hanno cominciato a litigare", ha detto Atumane Gaye, 38 anni, un pescatore di Saint Louis. Sono varie centinaia gli immigrati clandestini che quest'anno sono rimasti vittime delle cattive condizioni del mare dopo essere salpati da porti africani e diretti verso le coste dell' Europa meridionale. Episodi come quello di ieri sera, cominciati sin nei primi mesi dell' anno, si sono intensificati durante l' estate: a fine agosto un bilancio soltanto del governo delle Canarie faceva salire a 490 i cadaveri di immigranti recuperati nell' Atlantico, al largo delle coste africane e spagnole, mentre la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa, scriveva il quotidiano spagnolo El Pais, calcolavano tra 2.000 e 3.000 i clandestini scomparsi in mare. Tra gli episodi più gravi avvenuti nel Canale di Sicilia, sono due naufragi tra il 18 ed il 20 agosto 2006, nel giro di poco più di 24 ore, con un bilancio globale di 70 dispersi, più undici annegati, dei quali furono recuperati i cadaveri. (ANSA).



IMMIGRAZIONE: POLFER VENEZIA TROVA RAGAZZI AFGANI CLANDESTINI


(ANSA) - VENEZIA, 12 DIC - Sette ragazzini afgani, tra i 13 e i 15 anni, in abiti estivi e molto stanchi, sono stati trovati dagli agenti della polizia ferroviaria mentre si aggiravano la scorsa notte tra i marciapiedi della stazione di Venezia. I sette, secondo quanto gli agenti sono riusciti a ricostruire, erano arrivati nella città lagunare dopo essere partiti dall'Afghanistan sei mesi fa, attraversando l'Iran, la Turchia, la Grecia dove si erano imbarcati clandestinamente su una nave approdata ieri nel porto di Venezia. Il gruppetto era stato notato mentre vagava senza una meta apparente. Gli agenti della polfer si sono poi accorti che i ragazzini non avevano alcun bagaglio e che avevano freddo visto che indossavano indumenti leggeri. Accompagnati negli uffici della polizia ferroviaria sono stati rifocillati e sistemati in una stanza ben riscaldata. La vicenda è stata portata all'attenzione del tribunale dei minori e dell'assessorato alle politiche sociali del comune di Venezia. (ANSA).

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